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Perché mi candido

Vogliamo realizzare una Saronno migliore.

Una città più sostenibile, più inclusiva e capace di premiare i comportamenti virtuosi dei suoi cittadini. Una città delle opportunità e dell’innovazione. Una città solidale, che presta attenzione alle famiglie con bimbi piccoli, offre ai giovani che studiano la possibilità di viverci anche da adulti e si fa carico della serenità dei suoi anziani. Una città più viva, attrattiva e quindi più sicura di quella che ci consegna l’Amministrazione uscente. Non abbiamo la ricetta per la città perfetta, ma tutti assieme possiamo costruire una Saronno migliore!
Questi sono i temi e gli obiettivi del programma che ho elaborato e che in campagna elettorale condividerò con i saronnesi.

Saronno è una città dalle enormi potenzialità – che le derivano anche dalla sua collocazione geografica, oggi non valorizzata – che possono essere sviluppate con l’ascolto e la collaborazione tra chi si candida ad amministrarla, i suoi cittadini e cittadine, le categorie imprenditoriali, le numerose associazioni, il territorio di cui è parte.

In coerenza con queste convinzioni ho accettato la candidatura a Sindaco della nostra città che alcune forze civiche e politiche saronnesi mi hanno proposto per le elezioni Amministrative della prossima primavera. Ringrazio pubblicamente gli amici che hanno scelto di sostenermi nella Lista “Airoldi Sindaco”, quelli della Lista Civica “Tu@Saronno” e quelli del Partito Democratico. Una coalizione che ho chiesto rimanesse aperta a contributi ulteriori nell’ottica di un’ampia collaborazione tra sensibilità civica e politica.

Credo nell’importanza della comunicazione tramite i social e per questo li frequento da tempo. Ma l’incontro con le persone rimane per me insostituibile. La mia sarà una campagna fatta di tanti incontri con i saronnesi. Incontrare per ascoltare i cittadini e per raccontare come la visione di città che condivido con le forze che mi sostengono possa contribuire a risolvere i problemi quotidiani e a concretizzare desideri e aspirazioni dei saronnesi.

Inizierò quindi da subito ad incontrare le famiglie, gli imprenditori, i rappresentanti dei lavoratori, i giovani, le associazioni per arricchire e completare il mio programma.

Con una frase divenuta famosa il presidente Kennedy invitava i suoi connazionali a chiedersi cosa loro potessero fare per il loro Paese, piuttosto che il loro Paese per loro. È un invito che rivolgo oggi, in chiave cittadina, ai saronnesi, per lavorare assieme a una città in cui ciascuno di noi possa sentirsi protagonista.

Perché Saronno è fatta dai saronnesi, prima che dalla sua Amministrazione e dal suo Sindaco.

#saronnosiamonoi

Tutti noi!